CORTE SUPREMA : VIA ALLE ESECUZIONI CAPITALI…

“La Corte suprema degli Stati Uniti ha dato il via libera al dipartimento di Giustizia per riprendere le esecuzioni di sentenze capitali federali a partire dal prossimo mese. Lo riporta l’emittente «Cbs».” Da Il Dubbio 14 07 ‘20

Esecuzioni medianti iniezioni letali di pentobarbital, un barbiturico ad azione rapida, posto che, esso, «induce uno stato di coma che rende il condannato insensibile al dolore» (ha rilevato la Corte di nomina trumpiana).

La prima esecuzione avrà a vittima l’autore di un omicidio nell’anno 1996 (!). Il quale sicuramente, da allora, ha cessato di uccidere, e verosimilmente, da allora, ha cessato di potere essere autore di omicidio ( ammesso che lo sia stato, a giudizio di una istituzione giudiziaria tra le più “erranti” del Globo!). Ha cioè intrapreso ad essere un altro uomo.

Onde la sua uccisione, non corrispettiva né retributiva né espiativa né rieducativa, è puro assassinio…

La pronuncia della Corte, suesposta:
ad emblema della purulenza sociale morale politica giuridica, materiante sostenente e mantenente le “Corti Supreme” di Giustizia, comunque denominate nel mondo.

La purulenza (ributtante) del loro “diritto”- in effetti non altro che Torto (marcio) – della specie più “chimica”, insidiosa, e dannosa.

Perchè subdolamente vestita del primo. E, con questo, illusionisticamente addobbata della sacralità sacerdotalità solennità, Maestà, dei suoi menanti.

Ne è possibile, di essa, la remissione spontanea?

Ne è solo possibile l’espulsione, dal corpo sociale che infetta, mediante lotta politica al più devastante potere pseudogiudiziario (in effetti esclusivamente poliziesco) su di esso incardinato.

Ma l’acquisizione della coscienza di ciò, non è alle viste…

pietro diaz

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