20.03.14

Renzi l’astuto

Sulle prime (alla formazione del suo Governo) Renzi vorrebbe, a ministro della Giustizia,  “Gratteri” (magistrato della repubblica passionalmente replicante le persecuzioni savoiane di fine “ottocento”e  mussoliniane di primo “novecento”, delle sventurate popolazione meridionali appositamente appellate “criminali”, per occultarne socialmente l’etnocidio);  poi, inascoltato ma protervo, lo nomina “consulente giuridico” (avvertesi che, all’incirca, parla Diritto “dipietrese”) di un organismo  parlamentare preposto alla programmazione legislativa  di quella persecuzione.

Poi, dopo avere dilatato la presenza del “giudiziario” nell’ “esecutivo” nominando (“audìto”  Saviano che ne è socio in propaganda “antimafia” corruttrice della informazione pubblica)  “Cantone” (avvertesi che parla Diritto come mangia) alla Autorità Anticorruzione, nomina a capo dell’ufficio legislativo (presso la Presidenza del Consiglio) il comandante dei vigili urbani di Firenze (sic)…  che tuttavia attiene al Diritto quale sorella di tal Manzione, un meridionale che da magistrato, con la famiglia,  si “stabilisce” nella  provincia fiorentina (ad ospitalità renziana: hic manebimus optime)….

A  conferma dell’ipotesi, sociologica, che i governanti si circondino di magistrati, non tanto per dissimulare la propria incompetenza giuridica e legislativa (invero totale quando suppongano la competenza di quelli…), o politica (quando rimettono al “giudiziario” l’ ”esecutivo” ed il “legislativo”), quanto per carpirne  compiacenze (tuttavia, visibilmente  reciprocitarie) “immunitarie”?

A piena conferma, per  Renzi l’ardito, fin da quando, co.co.co. nella società della famiglia (che ha per oggetto sociale, di diritto italiano non marocchino ben si intenda,  la vendita ambulante di giornali), nella imminenza della elezione a presidente della provincia fiorentina, si fa nominare dirigente così che, il relativo gravame “contributivo previdenziale assistenziale”, sia in perpetuo a carico dell’ente (talune procure della repubblica, altrove insediate, hanno reputato, nella fattispecie, truffa aggravata dal  danno ad ente pubblico);  o da quando, sindaco di Firenze residente a “Rignano”, prende ad abitare una lussuosa mansarda fiorentina, a spese di chi nominerà alla direzione alla amministrazione alla partecipazione di numerose società “comunali” (il codice penale reputa “corruzione” nella fattispecie)…

 

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