25.12.15

Il faccendiere   toscano…

Da qualche mese, il procuratore della repubblica di Arezzo, cui spetterebbe di indagare sui reati di Banca Etruria, il dr Rossi, sarebbe “consulente” del Governo:
ove è ministro “la Boschi”, è (primo) ministro Renzi, è sottosegretario Lotti, i genitori dei quali, con rispettive famiglie, variamente aggregati non solo per e in quella Banca, pare abbiano costituito il treppiede, sociopoliticoeticoeconomicofinanziario, del terzetto politicante.
“Consulenza”, della magistratura, che, dall’esordio, costituisce una delle faccende del toscano.
Inizia con il dr Manzione (oggi sottosegretario nel Governo), approssimato con sua  sorella posta a capo della polizia municipale fiorentina da Renzi sindaco (ed oggi, da Renzi “premier”, niente meno che a capo dell’ufficio legislativo del Governo…).
Prosegue con il  dr Ferri, sottosegretario nel Governo (e capo di una importante corrente della Associazione nazionale magistrati).
Si dilata con il dr Gratteri, a capo di una commissione per la riforma della legge penale e processuale (ovviamente con “metodo antimafioso”, l’unico che conosca).
Si gonfia con il dr Cantone, a capo di un organismo governativo “anticorruzione”.
Si espande con numerosi altri magistrati, abitanti più “discretamente” i gabinetti ministeriali.
E troneggia (anche emblematicamente) con il dr Grasso, presidente del Senato (per “felice” intuizione del predecessore del faccendiere toscano alla segreteria del piddi, tal Bersani, e suo  prodigo premuroso lascito…).
Ovviamente, “soggetti” (come, essi, appellano altri compiendo esercizi inquisitori), incorrotti ed incorruttibili, dal toscano e dalla sua accolita, e tuttavia, così  processualmente serialmente meticolosamente acquisiti, da non riuscire ad allontanare l’interrogativo sul perché, di tanto compulsiva incetta.
Vieppiù interrogativa, se ogni politicante, maggiormente se assurgesse a capo del potere esecutivo, ha  udito, se non saputo, del principio millenario (“democratico” e ancor prima civile), della “separazione dei poteri” (il “ legislativo” dall’” esecutivo” dal “ giudiziario”); e quindi, al meno per tradizione, dovrebbe, se non adoperarlo, non disoperarlo.
O, disoperandolo,  lo farebbe con  pudore.
Invece l’incetta del toscano è tanto massiva quanto spudorata, e non potrebbe essere più offensiva, del sacrosanto principio.
Che, peraltro, calpestano anche i suddetti.
Tutti, infatti,  hanno aderito alla chiamata del  toscano, nessuno, per quanto si sappia, ha dubitato della “opportunità” della adesione, ancor meno della sua legittimità costituzionale; ciascuno è balzato sul potere esecutivo … quale potere giudiziario…(in un  rapporto, fra i due, assai evocativo del modello operante nelle monarchie assolute: quella saudita,  ad esempio d’oggi).
Tutti, peraltro, all’incirca, magistrati del pubblico ministero “antimafia”..e, inoltre,   partecipi di una associazione che congrega l’intera magistratura, requirente e giudicante, di prima e di ultima istanza: la associazione più solidale e potente del Paese (per di più  munita di Forza militare…).
Il faccendiere toscano ha  assunto così “guardie del corpo”?
Impossibile escluderlo.
D’altronde, partita l’inchiesta “amministrativa” su Banca Etruria, con Banchitalia e Consob, la ha fermata opponendo Anac, l’ “anticorruzione” del dr Cantone.
Fermata con personale del tutto ignaro della materia, incompetente (non solo funzionalmente, e non solo in quella materia), per ciò negativo, del “buon andamento” della attività amministrativa e della sua “imparzialità”: ma suo  fiduciario.
Fermata inoltre vendicativamente, al meno all’apparenza,dopo che Banchitalia aveva severamente punito il vicedirettore Boschi.
Fermata pur dovendo astenersi, se avente, nell’esercizio di attività pubblica, interesse privato proprio e altrui (de “la Boschi” e famiglia e famigli).
Superfluo dire del profitto (nel senso del lucro), andante all’”Anticorruzione” dalla “gestione degli arbitrati” (ha detto il faccendiere offrendola a Cantone): enorme (se non abnorme), per chi non ne avesse idea. In un quadro, pertanto, talmente surreale (Cantone… sostituirebbe Visco e Vegas…) da imporre l’interrogativo: Renzi è entrato in politica berlusconianamente, esclusivamente per aggiustare ed aumentare affari propri

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16.12.15

Servizigienici

Arriverebbero terroristi con “le carrette del mare”, avrebbero sostenuto i Servizi. Finalmente giustificando l’allestimento dei Centri di detenzione e di espulsione, dei “campi di concentramento” di tipo nazifascista.
In Italia la ideazione purulenta uscente dalla fauci, bramose di inumanità, dei “servitori dello Stato” assume forza di verità.

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12.12.15

“Fuori dal vaso” (etrusco‎)

Sarebbe stata iniziata un’inchiesta (di una procura della repubblica) per “istigazione al suicidio” di un obbligazionista (in)subordinato della Banca Etruria, il quale si sarebbe visto azzerato il valore delle obbligazioni acquistate col risparmio di una vita.
Eppure, la relazione causale fra la caduta di obbligazioni a rischio ‎ed il suicidio dell’investitore è, statisticamente, assai   meno consistente (è la prima, che si sappia, degli ultimi cinquantanni) di quella fra incarcerazioni e suicidi (settanta circa ogni anno).
Anzi, rispetto a questa, è nulla.
Eppure, non si è mai saputo di inchieste di  procure della repubblica sugli incarceratori‎.
Sebbene, dinanzi ad una statistica così sostenuta, raffigurante quasi una “legge universale” (della relazione fra incarcerazione e suicidio), non solo, la relazione, sarebbe prevedibile, e, quindi, la morte sarebbe addebitabile per colpa. Ma sarebbe prevista (come possibile o probabile), e voluta (è tale la conseguenza che derivi, sempre o quasi sempre o con frequenza, da una azione volontariamente prodromica a, e di, essa). E quindi, sarebbe addebitabile per dolo (il modo dell’addebito “psicologico” che richiede, appunto, il delitto di istigazione al suicidio).
Avrà qualche influenza, su tale “stranezza”, il fatto che, incarceratrici ( ovviamente per ordine di giudice..), siano le stesse  procure della repubblica?
E, se queste avessero il potere di essere così (smaccatamente) discriminatorie, stupirebbe che avviassero inchieste talmente  caprine (anche nel senso del “capro espiatorio”) ?

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8.12.15

Popper

…et verbum caro…”verità” carnefice?
Se le verità sociopolitiche, storiche, non fossero penultime‎, non sarebbero “dialogiche” ma “contundenti” (nella fendente sintesi di K. Popper)..
Come le verità penalgiudiziarie, d’altronde immancabilmente uccidenti …

Pisto(l)iu‎s Oscar senza protesi (giuridiche)

I giudizi penali sudafricani hanno impiegato un lustro (e dovuto ripetersi) per capire che se uno spara dieci pistolettate su chi ritenga essere un ladro mentre è la sua  fidanzata, vera o falsa che sia la rappresentazione, poiché ha comunque, quale che sia stata la ragione, antiveduto e voluto uccidere una persona (e il divieto di uccidere protegge la persona, non quella persona), poiché ha coscientemente apprestato ed attuato l’azione omicidiaria, è in dolo. E, quindi, compie omicidio volontario, non colposo, il quale si differenzia  dal doloso precisamente perché nolontario (involontario).
Mentre i giudizi penali italiani da quarant’anni (circa) non capiscono l’opposto, che se uno non vuole uccidere, con l’azione omicidiaria che attui, ne “accetti” o non ne accetti l’evento o la  possibilità di esso,  compie omicidio colposo, non doloso…
Ebbene, chi avrebbe detto che il Sudafrica potesse avere una intelligenza giuridica piu” pronta e proficua di quella italiana, alle origini, duemila anni or sono, del diritto moderno?
Qualcuno, in vero, lo avrebbe detto, se avesse potuto prevedere l’avvento,‎ al soglio romano,  della attuale  “cassazione” penale…

IS globale

Apostasia idolatria adulterio omosessualità blasfemia infedeltà, drogati etilisti musicofagia, e “crimini” consimili, celebrano i fasti della decapitazione pubblica dell'”anticrimine” arabosaudita , della antropofagia della giustizia penale locale.
Tuttavia non distinguibile tipologicamente da ogni altra, costituente quindi giustizia universale. E se giustizia, justitia, e stabilimento (stato) dello jus, del diritto, ‎è l’antropofagia uno dei caratteri del diritto (penale) universale…
L’anticrimine italiana‎, agenzia particolarmente attiva della giustizia universale, tuttavia, potrebbe insegnare all’arabia saudita che non occorre, al diritto antropofagico, una determinazione analitica dei crimini, quale quella sopra indicata…basta la determinazione generale di “associato”, a qualsiasi fine lo si sia. Siffatta determinazione incriminatrice, peraltro, ha il grande vantaggio di permettere la “decapitazione” di intere comunità, comunque denominate, purché di dato tipo esistenziale.
L’Italia (romana), d’altronde, non fu la culla del diritto?

Antisemitico? 

E se ci fosse un nesso fra l’esibizione, ostentatamente antipalestinese, a Tel Aviv‎, degli “Eagles of death metal”… e quella dello stesso gruppo (mentre supplicherebbe satana di baciarlo, ancora evidentemente..) al Bataclan parigino?
Resterebbe da capire, tuttavia, perché, “il gruppo”, non sia stato nemmeno sfiorato, dal commando armato.. sebbene si capisca perché, dopo l’eccidio, sia stato esaltato..

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4.12.15

Modii della repressione

La repressione penale del dissenso, che potrebbe essere rappresentato anche dal “diverso”, come la  repressione della opposizione sociopolitica, possono pervenire anche all’omicidio giudiziario (per formale esecuzione capitale) o paragiudiziario, (per assassini di strada perpetraio da polizie sicarie).
Esse, comunque, si attuano anche mediante la propaganda delle imprese giudiziarie o paragiudiziarie, perfino quelle omicidiarie, presentate abilmente (quanto fraudolentemente) come trionfi del bene sul male del giusto sull’ingiusto della giustizia sulla ingiustizia. Per tale via reprimono il dissenso acquisendo il consenso.
E la sinergia delle due forme, della repressione, inibisce la nascita o la evoluzione della opinione pubblica, quale possibile contropotere di base.

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1.12.15

Tahyyp Erdogan, Tahir Elci

Trattenuto ventiquattro ore dalla polizia al soldo di Tahyyp Erdogan, l’Avvocato Tahir Elci, poiché aveva, poco prima, teorizzato giuridicamente, dinanzi a un pubblico televisivo,  come, quello dei Curdi, fosse un popolo combattente per la propria liberazione (dall’oppressione turca),  e come, per ciò, non fosse qualificabile terrorista.
Sottoposto a processo intenzionalmente diretto alla incarcerazione pluriennale, dalla magistratura al soldo di Tahyp Erdoan, per “propaganda terroristica” (che avrebbe commesso da “terrorista”, chi, come lui, escludendolo, non avrebbe potuto esserlo (né sembrarlo), se, per diritto internazionale, sono terroristici le azioni o gli agenti che,  intenzionalmente e manifestamente, lo accludano).
Egli, dicevasi, mentre è a conferenza con suoi seguaci, da un pugno di sicarii  improvvisamente  erompente, è assassinato.
Assassinato dal sistema sociopoliticogiuridicogiudiziariopenale (dal sistema criminale,  sedicente anticrimine, massimo al mondo, diffuso in ogni statualità di questo senza eccezione, e, a differenza d’ogni altro, impune per legge), che da vero avvocato,  missionario del suo popolo,  dibattendo  contrastava.
Erdogan ha zelantemente chiosato che, “l’incidente”, sollecitava a proseguire la “giusta  lotta al terrorismo…”.
Dando di questo, in accordo con la polizia e la magistratura al suo soldo, una nozione  (appositamente falsaria e con ciò ) prodromica dell’assassinio.
Perché, per diritto (internazionale) convenzionale e consuetudinario, oltre che per diritto umanitario, non è reputabile “terrorista””, il popolo che, pur armato, vada in cerca della propria liberazione.
Giacché, esso, è “legittimo combattente”.
Tanto più se acculturato in un territorio, se stabilito e organizzato.
Anzi, per lo stesso diritto, chi lo qualifichi terrorista e con e per ciò lo aggredisca (e, qui, è palese il finalismo sociopolitico delle etichettature giuridicogiudiziariepenali o belliche,   escogitate e preposte, dai suddetti sistemi, a licenziare qualsiasi misfatto  sugli etichettati),  commette crimine contro la pace e di genocidio.
Perseguibili davanti la Corte penale internazionale.
Peraltro, la esclusione dal terrorismo giuridico, la esenzione dalle sue conseguenze, del “legittimo combattente”, erano certamente note al sunnita Erdogan, ed alla polizia ed alla magistratura al suo soldo, giacchè furono particolarmente disputate, e poi acquisite, nella Convenzione contro il terrorismo della Organizzazione della Conferenza Islamica del 1999 (allora, a prò della Intifada palestinese).
Erdogan, dunque, anche delinquente giuridico, il più turpe dei suoi nefandi attributi.

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12.11.15

Ho intravisto (la scorsa domenica) gli occhiucoli corrugati e rattrappiti, inarrivabili, di “Giletti”, affannarsi penosamente a perorare, dopo varie puntualizzazioni ed escusazioni verbali, l’invito che rivolgeva a De Magistris (che lo aveva querelato per dieci milioni di euro di danni risarcitorii, che scuoierebbero vivo lui e la Rai se imposti ), a convenire alla trasmissione l’Arena (ove da tempo taureggia e torreggia indisturbato), “per chiarirsi” (id est: squerelarsi).
In altre parole, ad esempio, quelle dell’art 314 cp, costui, “avendo, per ragione del suo…servizio [ è ritenuto incaricato di pubblico servizio] il possesso o comunque la disponibilità di denaro [per i rimborsi di spese, quando non per retribuzioni, di invitati partecipanti alle trasmissioni] o d’altra cosa mobile altrui [lo “studio” ed i suoi apparati], se ne appropria(va) [ li volgeva ad uso personale proprio, per interesse e vantaggio proprii]…”.
Costui, cioè, a termini della disposizione penale indicata, ricalcata senza residui, formalmente al meno, peculava, tentava di peculare…
Or bene, in disparte torti o ragioni di De Luca, (perfino) ciò (eticamente o esteticamente o giudiziariamente, non importa) gli era permesso?

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7.11.15

Magistratura in avvocatura

L’avvocatura non dovrebbe ammettere nei suoi Albi, per incompatibilità ai principii che li ispirarono, li generarono li reggono, la magistratura penale italiana..
tanto meno quella più impreparata insensata (per ciò) efferata, quella tale fin dalla facciata o dalla parlata …
ad esempio quella degli Ingroia dei  Dipietro, di innumerevoli altri, simili..
giacché, la magistratura porta istituzionalmente, “legalmente”, distruzione annientamento espropriazione, degli “inquisiti”, e delle popolazioni cui appartengano…
mentre l’avvocatura, istituzionalmente, legalmente, porta conservazione preservazione protezione, degli “inquisiti” e delle popolazioni cui appartengano…

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18.10.15

Classifica dei seguiti dei pigolii

Primo (twitter) valentino rossi secondo mario balotelli terzo un modista di cui non ricordo il nome quarto “papafrancesco”…
Il Paese si laicizza,e, ad un tempo, rimbambisce…
segue buffon un altro calciatore lo scantante “jovanotti” quindi “renzi…” rimbambisce appunto, il paese…
D’altro canto, il salotto televisivo e, in rete, più frequentato, sarebbe quello di mdefilippi‎, colei che scaverna (più della Finocchiaro) i suoni della comizialità più bassa che la popolazione escreti…. seguono x factor sanremo qualcosa altro l’isola dei famosi italy master chef etc…
a rincalzo e conferma…
Ebbene, sarebbe mai possibile, in un Paese con siffatte “maggioranze”, non dico una qualunque Primavera ‎politica, ma una semplicemente diversa politica?ù

Il triello

Renzi avrebbe ingaggiato un duello sulle tasse con la minoranza pd, sulle unioni civili con ncd, sulla legge di stabilità con “l’europa”, intitola un quotidiano nazionale ignorante che duello è una contesa a due, non a tre,la quale se mai sarebbe un triello…
ignorante già dei termini dei suoi titoli, ed tale condizione avrebbe fatto e vorrebbe fare “informazione”…

Renzi il cialtrone

“Tagliare le tasse non è né di destra né sinistra”, diffonde il sempre querulo quanto ignaro o capzioso “Renzi”…
E invece é “di sinistra”, non la sua né quella dei suoi predecessori partitici da cinquantanni, ma un’altra e tutt’altra…la sinistra che non è destra per differenziazione o esclusione o negazione di questa, la sinistra antipotere contropotere contro il potere, quello costituito e ogni altro da esso costituendo, l’oligo potere dominicale sul popolo servile, insomma il potere classico finora esistito e conosciuto…
il potere che ad esempio assicura il benessere delle burocrazie politiche civili militari giudiziarie clericali, e d’ogni altra specie, procurando accuratamente il malessere dei ceti sottordinati, imponendogli tasse depauperanti, immiserenti, spolianti, affamanti.. con  attività di furto, anzi di rapina o di estorsione, comunque di bottino, di confisca.
Con attività di destra da che mondo è mondo, che solo nel suo contrario conosce la sinistra..

“Anti”terrorismo israeliano

Il coltello dei palestinesi in giro per le strade “è la forma più repellente perché più accessibile di terrorismo”…intonano gli apologeti italiani di Israele ma, anzitutto, dell’ “antiterrorismo” mondiale.
Per il quale l’azione o la reazione comunque armate, delle minoranze oppresse, benché militarmente impotenti  rispetto a quelle delle maggioranze  opprimenti, e benché capaci di legittimarsi in ogni modo, compreso quello della delegittimazione degli oppressori, sarebbero “terroristiche”…
‎”Terroristiche”, quindi, affinché siano ingiustificabili, incolpabili ed eliminabili, sterminabili, e giustifichino l’antiterrorismo.
Così, qualsiasi accoltellatore prontamente fermabile,è freddato dalla polizia israeliana (come dalle polizie degli Stati “antiterroristi”, quasi  tutti); insieme ai lanciatori di sassi  (con o senza fionda…).
Freddati biblicamente, al modo della Sharia ebraica…

Campania (in)felix‎, transitato  “Saviano”

Il deficit della sanità in Campania ammonterebbe a cinquecentomila ‎euro, in Toscana e in Sardegna a cinquanta milioni di euro, in Piemonte a sessanta milioni di euro e così via…
Andrebbe comunicato allo scribacchino di “Gomorra”, ‎falsario due volte, dando a credere di non essere il copista, delle pagine di quel taccuino, dando a credere che sia vera, o che non sia frammentaria, la sua narrazione…

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5.10.15

Miracoli in deflazione

Se “non tutto il male viene per nuocere”, l’inondazione de la Promenade des Anglais, in Costa azzurra, che ha coinvolto quattro autobus di pellegrini tornanti dalla devozione alla Madonna di Lourdes, potrebbe abbassare l’indice della fede religiosa nella predetta, il tasso della credenza popolare..

Paparenzi

Se il Sinodo non sarebbe il parlamento perché non farebbe compromessi o transazioni, come riferisce Bergoglio, allora Renzi reputa o ambisce che il Parlamento sia un Sinodo‎..
e se la intransigenza del Sinodo ricalce l’assolutismo monarchico di Bergoglio, allora Renzi ad esso  aspira..
tipologicamente d’altronde, l’intera condotta politica di Renzi è conducibile a quel modello..

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3.10.15

Renzi l’impostore

Nell’ultima intervista‎ rivendica due “successi netti”, da “segretario di partito”, la elezione alla presidenza della Repubblica di S. Mattarella (che darebbe vita al successo), e,  prima il 41 per cento alle elezioni europee (in realtà il venti per cento dei votanti). Ovviamente dimenticando di aggiungere che,  segretario di partito, in quelle imprese  fu anche capo del governo, impadronitosi eversivamente del potere di minaccia di scioglimento del parlamento (“tutti a casa..”), del potere di cattura, per ricatto, della maggioranza necessaria alla elezione del Presidente della Repubblica, del potere di corruzione dell’elettorato per “le europee” mediante dazione di ottanta euro mensili a dieci milioni di elettori…
Dimenticando di aggiungere ciò che mostra la maggiore subordinazione del potere governativo al potere partitico, il maggiore conflitto fra i loro interessi, la più indecente corruzione d’essi….

Zanda

Il cagliaritano già di nome, in quanto figlio di un democratico, il capo della polizia,  divenne assistente di Cossiga, lo statista di polizia.
E, in questa veste, un coartefice del cossighismo, la politica dei Servizi desegretata abilmente dal suo denominatore.
In tale “carica”, oltre altro, alla vigilia dell’omicidio di Stato in danno di Aldo Moro, corse a  Milano per annacquare la perentoria indicazione, sorgente da una seduta spiritica (partecipata anche da Romano Prodi), di “via Gradoli” quale sito romano della detenzione del “prigioniero”. Che di fatti non fu perquisito, Moro in vita.
Poi, democraticamente, si infiltrò nel partito successore di quello gramsciano, fino alla  carica di capogruppo parlamentare.
Oggi, lasciata l’area bersaniana per quella renziana, naturalmente sintonico, per i “precedenti di polizia”, col procuratore nazionale antimafia presidente del Senato, si  è dedicato a  fare esplodere la gloriosa  istituzione repubblicana.
Il legato testatogli dall’ineffabile  “picconatore”, è  fedelmente  adempiuto.

Incubo Grasso

Il procuratore nazionale antimafia “prestato alla politica”  in particolare alla presidenza del Senato, affinché il prestito permanga, ad opera di chi redige le liste dei candidati al parlamento, del segretario del Suo partito alias presidente del consiglio dei ministri, il “presidente grasso” insomma, memore della sua alta magistratura della repubblica antimafia, e dei suoi accorgimenti per respingere a priori i ricorsi “le sentenze” di condanna, l’accorgimento della “doppia conforme” (se la prima è la seconda sentenza, di una magistratura componibile da un Grasso, sono conformi, di una terza difforme nemmeno se ne parli…), lo applica, per bloccare la terza discussione su un punto legislativo che elimina dalla repubblica il Senato…
Davvero “antimafioso”…

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2.10.15

Il nuovo bullismo 

Il bullismo cinematografico, un tempo affidato a varie subculture sociali o civiche‎, organizzate in gruppi o bande o gang o cricche o in altro modo, oggi è affidato alle varie specie della Polizia…anzi, è da questa appaltato…
E tanto più si palesa, e domina, quel bullismo, quanto più assuma forma giudiziaria o paragiudiziaria‎…
A questa forma, d’altronde, come a quella sportiva, affluisce generalmente l’interesse sociale: la reità penale, prevalentemente sessuale od omicidiaria o per droghe o  “mafiosa”, è il suo oggetto costante. Su questo si esercita lussuriosamente il bullismo degli addetti ai lavori, ed il fanatismo dei loro seguaci, sostenitori, emulatori, imitatori, il fanatismo della maggiore parte della popolazione italiana. Tutti convinti, o danti ad intendere, di avere a che fare con una questione sociale, anziché una inezia sociale, e (ovviamente) ignari d’essere e rappresentare, essi, la questione sociale, del delirio cognitivo ed attuativo di massa, penomane e giustiziere….

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29.09.15

Corruzioni “improprie”‎ 

Il figlio di Mattarella sarebbe una “figura apicale” nel ministero di Marianna Madia‎…
Ciò avrà avuto che fare con la elezione del padre alla presidenza della Repubblica, alacremente e felicemente tramata dal capo del governo, Matteo Renzi, di cui è parte Marianna Madia? E avrà avuto che fare l’inverso?

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27.09.15

Saviano l’empio

Fin dai “preliminari” senza etica estetica scienza, stile, senza l’umanità stessa della  modernità;  fin da lì sventurato:
che altro avrebbe potuto fare, per non divenire scarto o zimbello o rifiuto, della sua comunità, se non rovesciarle addosso la sua sciagura, classificarla nell’orrido per assurgere a moralizzarla, incolparla, giudicarla e, per colpirla a morte, far parte del giudizio penale, mimetizzarsi in questo divenendo “scrittore” (rectius, trascrittore occulto), dei suoi “documenti…”, “scorta” (con quella, della sua persona, carpita alla istituzione ripetutamente adulata corteggiata blandita, infine sedotta)?
Che altro avrebbe potuto fare, costui, se non assumerla a capro emendatore della sua  bruttezza costituzionale, fino, mostruosamente, ad invertire lo schema espiatorio  (comunità-individuo-capro), fino a  sacrificarla  a sé ..?‎
Tutta la sua “carriera” attesta irrefragabilmente il fatto, e purtroppo, ad un tempo, che la vittima non riconosce il carnefice, anzi ‎ ‎lo abilita, perfino lo applaude….
D’altronde, solo dalla completa cecità della vittima, costui, avrebbe potuto evolvere..

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17.09.15

I neo crociati

“I cristiani perseguitati li prendiamo noi, non possiamo deludere i battezzati come noi, annuncia Sallusti da Il Giornale di Berlusconi, con “la senatrice Binetti” che lo appoggia…
Ma é siffatta discriminazione religiosa, o razziale o etnica o d’altra specie, che ha fondato  le cause delle immigrazioni…

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