26 -12- 2008

Verbum caro factum est ( la parola si è fatta carne) :
la lunga marcia della “suprema corte”, iniziata con la repressione maschia della congiunzione ( carnale) completa, poi incompleta, poi iniziale, poi epidermica, è felicemente riuscita: nella repressione del verbo ( della parola), sessuale, dal docente al discente, davanti alla scolaresca se è vero quanto è spuntato in cronaca.
Che potrebbe intitolarsi scherzando ( se mancasse la ennesima vittima, del condannato a quasi due anni di reclusione): “sesso orale” in Cassazione.
La quale si è astenuta dal fulminare la meditazione sessuale di una sentenza “di merito “, perchè “logica”.
Logica della materia o dello spirito, da tribunale civile o religioso, di Roma o di Teheran?
Chissà…..

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