Su MicroMega della prima settimana di questo aprile, appare un commento di Domenico Gallo (commentatore fisso della Rivista ) sull’ascesa di Orban alla Tirannia, intitolato “A volte ritornano”. In esso (oltre altro), si riferisce che:

“Il 12 settembre 2018, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione proponendo al Consiglio Europeo di constatare l’esistenza di violazioni gravi e persistenti dei principi fondamentali da parte dell’Ungheria e di disporre le sanzioni previste dai Trattati….”

“L’11 settembre 2018 nel Parlamento europeo si è svolta la discussione sulla proposta di risoluzione, a fronte delle gravissime contestazioni sollevate dalla relatrice, Judith Sargentin, i deputati sovranisti hanno fatto quadrato attorno ad Orban. Nell’occasione la deputata leghista italiana Mara Bizzotto così si è espressa: “benvenuto Presidente Orbán. Lei, carissimo Orbán, è un eroe dentro questo Parlamento, un eroe che lotta per la libertà e la sovranità del proprio popolo, contro l’Unione sovietica europea. Il popolo ungherese è sotto attacco di questa Europa, schiava delle lobby, delle banche e dei finanzieri alla Soros. Ecco perché oggi Bruxelles attacca Orbán in Ungheria, e domani attaccherà l’Italia e il nostro leader Matteo Salvini, che con grande coraggio sta fermando l’immigrazione clandestina. Presidente Orbán, noi abbiamo gli stessi valori, i valori di chi vuole difendere la propria identità e la sovranità popolare, i valori di chi vuole difendere le frontiere e dire di no all’invasione di immigrati clandestini. “

Al seguito di tali riferimenti, sono state poste, da questo scrivente, alcune domande, che qui si riportano:

“In quel periodo, Conte presidente, governava “a cinquestelle” con Salvini suo vice?

Ha continuato a farlo fino ad agosto (circa) 2019?

Fu durante il suo governo che (a parte le iniziative, commissive e omissive, socioeconomiche, che han spezzato le reni del Paese), furon varate le più odiose (secondo il diritto delle genti) norme e prassi razziali (col pretesto della lotta all’immigrazione)?

Tanto odiose che Salvini fu accusato di delitto di sequestro di persona?

Che Conte, sebbene così odiose, ne assunse corresponsabilità politica e giuridica (insieme al suo vice, il casaleggese a cinquestelle Di Maio)?

Che Conte, il casaleggese, le forze politiche al loro seguito in Senato, sebbene così odiose, assicurarono al suddetto, e indirettamente a sé stessi, l’impunità di quel delitto, ministeriale e politico (art. 8 cp)?

E fu Conte che, giunto quell’agosto, rimaneggiato il governo con Zingaretti nelle veci di Salvini, continuando a capeggiarlo con i casaleggesi, non corresse nulla delle iniziative socioeconomiche suddette, anzi le perpetuò?

Fu sempre lui che, ovviamente d’intesa con i partner, non disfece alcuna delle norme razziali surricordate?

Fu sempre lui che, all’apice del sentore di volontà e di potenza di governanti loro pari, a coronamento delle imprese politiche (tra le più fallimentari ed esiziali della repubblica), mutilò il Parlamento di buona parte dei suoi membri?

E fu sempre lui, dopo ciò et cetera, che si imbattè “fortuitamente” nel coronavirus?

E quindi e insomma, potrebbe non avere ispirato o permesso o accettato o tollerato, lui, che la “deputata…italiana”, del partito con cui tuttora governa – dalla “opposizione” alla “maggioranza”, dalla “destra” alla “sinistra”, la distinzione, funzionale o spaziale, degli schieramenti, ha difficoltà, oggi, a dissimularne l’ “identità” (quale medesimezza politica)-, inneggiasse rapita ad Orban?

Domande, ovviamente, poste solo per esercitare la memoria…. “
Pietro Diaz

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