DALLA DISPERSIONE DI TORTORA A QUELLA DEL SUO PROTETTORE

Oggi sono trentunanni dalla morte di E Tortora, lenta dolente umiliante, indottagli, sebbene innocente, dall’apparato di giustizia penale italiano, nell’ esercizio della funzione istituzionale.
Posdomani morira’ (finora è certo) Radioradicale – la radio, civile, fra le più informative istruttive ammaestrative formative, del Globo- che, col Partito politico del quale è organo, leni’ l’agonia di quel martire eleggendolo ad un Parlamento che lo immunizzasse. Sebbene egli se ne sia presto dimesso, per risottomettersi socraticamente al suo incube giudiziario.
Il partito, 5stelle, che da qualche tempo ha dedicato sé stesso all’imbestialimento giuridico di quella funzione, che è divenuto il braccio legislativo del suo apparato, oggi e’ anche il repressore di quella Radio.
C’e’ qualche rapporto fra le due attività, quella di Partito per conto dell’apparato persecutore di Tortora e quella di persecutore della Radio del Partito che eroicamente gli si oppose?

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