Mattarella: “L’avvocatura ha un ruolo insostituibile”

Il messaggio del presidente della Repubblica in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del Cnf.
È un «ruolo insostituibile» quello dell’avvocatura nella «elaborazione della cultura giuridica» delPaese, e ciò «impone che l’attività forense sia esercitata conautonomia e professionalità». Lo scrive il presidente dellaRepubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato al Consiglionazionale forense, letto dal presidente del Cnf Andrea Mascherinin apertura della cerimonia per l’anno giudiziario forense. «Atal fine si rivela centrale la cura della formazionecontinuativa – si legge ancora nel messaggio – e l’impegno peril rigoroso rispetto delle regole deontologiche». Il Capo delloStato ricorda quindi come nel 2018 e ancora nei primi mesi diquest’anno siano stati approvati «importanti provvedimentilegislativi» per l’attuazione dei quali «si rivela fondamentaleil contributo della classe forense».

Il messaggio integrale del presidente della Repubblica

«In occasione della inaugurazione dell’anno giudiziario 2019, mi è gradito far giungere a lei, illustre Presidente, ai componenti appena eletti del Consiglio Nazionale Forense e a tutti gli intervenuti il mio cordiale saluto. Il 2018, così come i primi mesi dell’anno in corso, sono stati segnati dall’approvazione di importanti provvedimenti legislativi, per l’attuazione dei quali si rivela fondamentale il contributo della classe forense. Il ruolo insostituibile, che essa svolge nella elaborazione della cultura giuridica del Paese, impone che l’attività forense sia esercitata con autonomia e professionalità. A tal fine si rivela centrale la cura per la formazione continuativa e l’impegno per il rigoroso rispetto delle regole deontologiche, che il Consiglio ha da sempre assicurato. Il tema scelto per l’odierna tavola rotonda dimostra la rinnovata consapevolezza in ordine alla funzione, anche sociale dell’avvocatura, chiamata a promuovere la tutela dei diritti fondamentali della persona in una società in dinamico mutamento. Con questo spirito, rinnovo il mio fervido augurio di buon lavoro».

Commento:

Per il Presidente della Repubblica, quello della avvocatura sarebbe un “ruolo insostituibile, che essa svolge nella elaborazione della cultura giuridica del Paese”.
Soltanto?
Possibile che ignori:
che se spetta alla Procura della Repubblica l’azione penale generale,
spetta alla avvocatura l’azione civile generale.
E che ad essa spetta inoltre:
-l’azione amministrativa generale contro l’illegittimita dell’esercizio del potere amministrativo;
-l’azione tributaria generale contro l’illegittimità dell’esercizio del potere tributario;
la “giurisprudenza” (l’impiego del sapere giuridico a prevenzione e soluzione della controversie sociali) stragiudiziaria.
E spetta infine la resistenza alla sostituzione del potere legislativo, del potere esecutivo, o alla disapplicazione sistematica dei prodotti normativi di quei poteri; spetta insomma la resistenza alla più penetrante offesa allo Stato di diritto:
dalla magistratura (in prevalenza) penale?
Per di più irresponsabilizzabile giuridicamente?
Possibile che ignori tutto ciò, il PdR?
E quindi che abbia minima idea della dimensione del “ruolo” sociopolitico della avvocatura; e quindi, di riflesso e correlativamente, di quello della magistratura?

Pietro Diaz

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