Renzi tanto palese quanto occulto…

“…..gli scatoloni li ho fatti di notte per non farmi vedere…”, ha narrato Renzi nel corso della sua “relazione” alla assemblea del Partito Democratico addì 18 dicembre 2016.
Cioè, ha narrato di avere compiuto asporti clandestini dalla sede ufficiale (a Palazzo Chigi) della presidenza di Consiglio.
Asporti di “effetti personali”, individuati come tali da lui (lui, peraltro, pubblico ufficiale in debito costante di ostensione pubblica di ogni gesto che potesse anche solo astrattamente coinvolgere suo interesse personale)?
Sarebbe autore probabile (fino a prova contraria) di peculato di “effetti personali”, poiché il possesso o la disponibilità d’essi potrebbero essersi svolti “per ragione del suo ufficio”: di fatti, l’attuale legge sul peculato, non richiede che, l’oggetto, appartenga alla Pubblica amministrazione).
Asporti di effetti non personali?
Non avrebbe potuto farne alcuno, perché sarebbero state cose da lui possedute o disponibili “per ragione del suo ufficio”.
Sarebbe autore certo di peculato.
Perché, quindi, per quali interessi prevalenti su quelli minacciati dall’addebito di peculato, gli asporti furono clandestini, furono da lui “fatti di notte per non far(si) vedere”?
Perquisizioni e sequestri “a sorpresa” potrebbero dare risposta al quesito…vibrante, intuitu personae (per la qualità della persona) .

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