Postilla all’ultima sentenza Dell’Utri

Chi ritenga la teorizzabilità (giuridica) del “concorso esterno” (tale, cioè, rispetto ad ogni parte della esecuzione materiale… morale.. del reato), non avrebbe colto che, il concorso (di persone) è sempre “interno”, al (la esecuzione del) reato, se non lo fosse, questo non sarebbe eseguito o lo sarebbe individualmente (tanto che, in “gergo”, e secondo la più acuta visione, la ”tipicità” del reato collettivo è quella del reato individuale, non altra, non la si trova, sebbene non sia creduto, in art. 110 cp, bensì in art 630 cp, ad es., o in altro);

e chi ritenga che il concorso di persone dell’ art. 110 cp, apposto dalla legge ( e prima dalla teoria) al reato individuale (che, con esso, diviene collettivo), sia apponibile al reato (necessariamente) collettivo (quello, ad es., di associazione), non avrebbe colto alcunchè, della teoria della “fattispecie eventualmente plurisoggettiva”, e, dicotomicamente, della “fattispecie necessariamente plurisoggettiva”;

e chi (comunque) ritenga che un concorrente “esterno”, colui che, per quanto detto, esterno alla esecuzione del reato, non lo avrebbe eseguito, sarebbe punibile come il “concorrente interno” (il quale peraltro è detto, dalla legge, associato o similmente, quale promotore costitutore… o quale partecipe), non avrebbe colto, nemmeno, che, nella legge ( e prima nella teoria) del reo, questo è punibile se esegua (solo o con altri), il reato, non se non lo esegua;

e se neanche ciò , costoro, avessero colto, avrebbero dovuto darsi ad altro, non al diritto, ad evitare di offenderlo, non (comunque) al diritto penale, ad evitare di offendere l’umanità sottostante, che, per “concorso esterno”, trabocca, da vent’anni, di rei senza reato, di colpevoli senza colpa;

di innocenti in somma , giacchè, dopo tutto, il “concorso esterno” fu escogitato ed applicato, da nemici dell’uomo e del (suo) diritto, per colpire, bava alla bocca, oltre i “colpevoli”, del “concorso interno”, anche gli innocenti, chiunque, “finalmente”, e tratto a sorte, da una umanità ridotta a coacervo.

Associazione Giustizia Repubblicana
P. Diaz

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